“Incipit Officium beati Georgii martiris, militis strenuissimi, et qui est capud milicie regis Aragonum”
f.444v del “Breviarium secundum ordinem Cisterciencium” o Breviario di Martino d’Aragona, scritto in francese con caratteri gotici.
Bibliothèque nationale de France, Rothschild 2529.
Si tratta del libro di preghiere del Re Martino d’Aragona, che lo fece comporre a partire dal 1398, e passato poi in possesso di Alfonso il Magnanimo che ne curò il completamento dopo il 1420.
Il differente stile sia della bordura che della miniatura principale è ben visibile nel foglio 444v, ascrivibile alla committenza di Alfonso come dimostrano sia le armi sullo scudo in basso (“d’oro, a due pali di rosso” – ma dovrebbero essere quattro!) che le “divise araldiche” che circondano l’iniziale miniata: la spiga di miglio, il libro aperto e il trono infuocato.
Particolare è la dedica a S.Giorgio, indicato come comandante (“capud”= caput!) dell’esercito aragonese: in effetti la leggenda vuole che San Giorgio in persona fosse intervenuto per aiutare Pietro I d’Aragona a sconfiggere i Mori nella battaglia di Alcoraz del 1096. Da allora S.Giorgio è divenuto Patrono di Aragona e Catalogna.
La presenza del Santo Patrono è richiamata anche in altri codici miniati aragonesi (vedi il f.78r del Libro d’Ore di Alfonso d’Aragona, British Library – MS28962).