Questo bellissimo manoscritto (Latin MS53), attualmente conservato presso la Bibioteca dell’Università di Manchester e consultabile liberamente on-line fu miniato a Napoli tra il 1478 e il 1480 e faceva parte della ricca collezione di Antonello Petrucci, Segretario del Re Ferdinando II.
La dedica appare nel foglio 5 (visibile al lato), nel quale – tuttavia – non appare il blasone del committente: probabilmente il libro fu confiscato da Ferrante dopo la condanna a morte del Petrucci ed entrò a far parte della collezione reale, come dimostra la presenza delle insegne reali nel tondo in basso.
Il volume consta di 77 fogli scritti in latino con un godibilissimo carattere umanistico italiano; le miniature, costituite dai classici bianchi girari con numerosi inserti di uccelli, sono attribuite al tedesco Gioacchino de Giovanni, la cui presenza alla corte aragonese a partire dal Marzo del 1471 è attestata grazie al riscontro dei pagamenti ricevuti per i suoi servigi: uno stipendio di 10 ducati, e saltuari pagamenti dello stesso importo per la realizzazione di alcuni manoscritti.
La data di completamento del testo (1478) è indicata al termine del capitolo 13°, al foglio 119.
Cristiano Proliano, nato a Balvano in Basilicata, fu precettore dei figli del Segretario Petrucci, e non è da escludere che questo testo facesse parte dei “sussidi didattici” adoperati in questa attività.
L’opera è divisa in 5 parti principali, per un totale di tredici capitoli: nella prima parte sono descritti i quattro elementi che compongono la sfera celeste, secondo gli insegnamenti aristotelici; successivamente sono illustrati il sistema solare e vari elementi di geografia astronomica (meridiani, paralleli, tropici…).
Molto interessanti le parti relative alle eclissi di Luna e Sole, con il vano tentativo di spiegare come possa il Sole essere nascosto alla vista da un astro tanto più piccolo…
Infine, seguono le tabelle con la congiunzione e le opposizioni dei corpi celesti, e le illustrazioni delle eclissi registrate a partire dal 1478, con orario di inizio e durata, tutte riferite espressamente al “Meridiano di Napoli”.