Sagrestia della Chiesa di S. Domenico Maggiore – Napoli (mappa)
Sebbene risalga al periodo angioino (fu edificata sotto Carlo d’Angiò a partire dal 1283), la chiesa di S. Domenico Maggiore fu scelta dai sovrani aragonesi come loro ultima dimora.
Nella sagrestia, infatti, sono esposti ben 45 feretri che custodiscono le spoglie di numerosi membri della famiglia reale e di altri nobili napoletani (anche di epoche successive).
Tra quelli di nostro interesse, segnaliamo i feretri di Alfonso I, di Ferdinando I, di Isabella (figlia di Alfonso II) e Pietro d’Aragona. Le salme sono tutte conservate, tranne quella di Alfonso I che fu trasferita in Spagna nel 1668. Alcune di loro, tra cui quella di Antonello Petrucci Segretario di Re Ferrante fatto decapitare nel 1486 – risultano mummificate artificialmente, e a partire dal 1984 sono state svolte delle ricerche da parte dell’Università di Pisa e Napoli per identificare e analizzare i resti ancora presenti (vedere qui per approfondimenti).
I feretri, allineati in due file su di un alto ballatoio, sono rivestiti da ricche stoffe decorate e alcuni di essi sono corredati di un ritratto del defunto (non coevo), una targa e un oggetto che – probabilmente – gli era appartenuto (bastone o spada).
Tra le altre sepolture presenti, si segnala quella di una figlia di Vittorio Emanuele I di Savoia.
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