Domenico Gagini, Madonna col Bambino entro nicchia (1458).
Castel Nuovo, Cappella Palatina (mappa).
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L’artista di origini svizzere, ebbe modo di formarsi a Firenze, dove fu allievo di Brunelleschi e potè studiare le opere di Donatello e Ghiberti.
Prima di trasferirsi definitivamente a Palermo, dove aprì una rinomata bottega nella quale furono prodotte numerose opere distribuite in tutta la Sicilia, fu a Genova e Napoli.
Qui prese parte ai lavori per la ristrutturazione di Castel Nuovo: gli si attribuiscono in particolare la statua della Temperanza nell’arco di trionfo di Alfonso I, il portale della Sala dei Baroni (disperso o distrutto), la Madonna e il tabernacolo della Cappella Palatina.
In questa straordinaria opera giovanile le due figure di devoti inginocchiati al cospetto della Vergine sono state identificate come Ferdinando I e la moglie Isabella di Chiaromonte.
La committenza reale dell’opera è confermata, oltre che dalla collocazione dell’opera stessa all’interno della reggia, dagli stemmi di Re Ferrante posti alla base delle colonnine, meglio visibili nel dettaglio in basso: il “trono infuocato” a sinistra e la “montagna di diamanti” a destra.
Il bassorilievo che li separa raffigura la Creazione di Eva, l’inganno del serpente e la cacciata dal Paradiso; il vistoso buco che deturpa il bassorilievo risale al periodo in cui l’edicola era usata come decoro per una fontana!