“La maistà de lo signor Re Ferrante”
Melchiorre Ferraiolo, Cronaca della Napoli Aragonese, 1498 – 1503
Foglio 117v del manoscritto MS M.801 presso la Pierpont Morgan Library di New York (unica copia esistente).
In questa miniatura del codice del Ferraiolo, è raffigurato l’ingresso del giovane Ferdinando II in città, dopo la cacciata dei francesi di Carlo VIII.
Il sovrano attraversa la Porta del Mercato di cui si riconoscono le merlature della Torre Fortitudo (e un piccolo triangolo della Torre Vittoria, dalla parte opposta).
Con le dovute deroghe ai canoni della prospettiva… quella che si vede sullo sfondo dovrebbe essere la Basilica di S.Maria del Carmine.
La fontana in primo piano è presente anche nella pianta del Lafrery (sebbene successiva di quasi un secolo) ma non corrisponde a quella presente oggi, che risale al ‘700.
Quella strana costruzione a cupola tra le truppe e la chiesa, figura anche nella mappa del Lafrey (che però la pone al centro del “Campo del Moricino”) e in alcuni quadri (tra cui quello di Micco Spadaro sulla rivolta di Masaniello): si tratta della cappella eretta nel 1351 nel luogo dove era stato decapitato Corradino di Svevia. Al suo interno vi era una colonna di porfido rosso sormontata da una croce di marmo e recante l’incisione a ricordo dell’avvenimento (“Asturis ungue leo pullum rapiens aquilinum hic deplumavit acephalumque dedit“).
La cappella andò distrutta in un incendio avvenuto nel 1781, ma la colonna con la croce e l’incisione sono custodite nella vicina Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, edificata pochi anni dopo e attualmente – tanto per cambiare – in stato di totale abbandono…